I Tentativi
"Non tentare costituisce un pericolo maggiore che tentare e fallire. Il mancato tentativo rappresenta la perdita di un bene immenso, il fallimento solo quella di un trascurabile sforzo." F. Bacone
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"Tentativo di volo", still da video 1970 - Gino De Dominicis |
Cos'è un tentativo? Leggo nel dizionario etimologico che viene da "tendere", stendersi, volgere, drizzare, cercare di raggiungere. Oppure cercare con il tatto, toccare e ritoccare, esplorare tastando. Ancora. Mettere in uso ogni mezzo per riuscire in ciò che si intraprende.
Mi fermo qui.
Una delle azioni più frequenti della nostra vita è tentare. I tentativi sono compagni invisibili che non ci abbandonano mai. Hanno una pazienza infinita, più di qualsiasi madre, per loro stessa natura si rivolgono esclusivamente al "divenire" dell'azione, non al risultato finale. I tentativi ne hanno pieni gli armadi, di risultati, le cassapanche , dispense, le cantine.
Ogni tentativo è una speranza iniziale, è un moto di vita che va avanti, è un significato del vivere in avanti.
Tentativo di andare in bicicletta la prima volta senza rotelline laterali, tentativo di cuocere una frittata intera, tentativo di non parlare al momento sbagliato, tentativo di un matrimonio felice, tentativo di resistere di fronte all'ultimo biscotto, tentativo di lasciarsi andare, tentativo di trattenersi. Tentativo di tenere in ordine la casa, o di alzarsi dal letto le mattine storte, tentativo di camminare con i tacchi alti, tentativo di non perdere la pazienza in mille situazioni, tentativo di dimagrire, tentativo di sembrare agli altri chi vorremmo essere e non chi siamo, tentativo di non dimenticarsi le chiavi in giro, tentativo di finire tutto in tempo.
Il tentativo nasce nel momento di un'aspirazione, un progetto, un desiderio. Vive durante lo sforzo per renderlo reale. Muore serenamente alla fine dello sforzo. Che il risultato sia stato raggiunto o no, il tentativo non esiste già più. Ad un passo dal raggiungimento o meno della realizzazione del progetto, si dissolve, sparendo. Lascia il suo posto alla "riuscita" o al "fallimento". Non è più affar suo il finale della storia. Lui è un compagno di avventura, non di traguardo.
Ho vissuto accanto a un tentativo particolare, nell'ultimo mese. Un tentativo di annusare aria mai annusata, colori sulla pelle mai avvicinati, situazioni private mai neanche immaginate. Come con qualsiasi tentativo meritevole, ho fatto un po di strada con lui, cautamente a volte, più audacemente altre. Il traguardo finale poteva molto vario, una scoperta di animi affini, un solo bacio, una storia difficile, un nulla di fatto condito da tante risate amichevoli.
Questo tentativo però non si è dissolto giunto al traguardo, a uno qualsiasi di questi possibili risultati. questa volta. Ma un attimo prima. Rimasto un po' zoppo, gli ultimi metri (in cui cercava di portare a termine il suo semplice lavoro di tentativo) li ha fatti in modo disarmonico e non coraggioso. Non è stata una mia scelta, come spesso accade, scelgono altre persone per noi, anche la nostra andatura.
Ho salutato il tentativo che durante questo breve viaggio era stato diventente, gioiso e molto vivo, con un po di delusione, lo ammetto. Mi irrita non aprire la porta in fondo, una volta percorso il corridoio. Soprattutto se è per paura di scoprire cosa c'è dietro.
Non ho potuto scegliere, perchè non sono fatta così. I miei tentativi arrivano sempre ad agganciarsi, seppur per un soffio, al traguardo, bello, brutto, entusiasmante, pericoloso, dolce o piccante che sia. Per me questo è crescere. E vivere.
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