lampi sul mare liscio (ovvero gli squarci di sensazioni)
E' che uno va avanti più o meno tranquillo nei giorni, settimane, si assesta su un certo equilibrio, anche di mancanze sia chiaro, e come qualsiasi bilancia senza utilizzo, le oscillazioni pian piano s'attutiscono, fino quasi ad annullarsi. Un lento lieve ondeggiare cerca l'equilibrio in modo spontaneo, come ondine di mare sotto l'aria ferma.
Poi, un lampo nel cielo.
Poi, un tuono nello stomaco.
Salta il cuore in gola, uno spavento, o una notizia, o un godimento. E subito il picco di adrenalina vitale s'innalza. La bilancia si scuote, i piatti sobbalzano, traballano. L'equilibrio è perduto!
Ma che respiri si fanno! che sorrisi all'aria fresca, quali battiti accelerati, quanti brividi.
Per un po di tempo, tutto non torna come prima. La soglia si è alzata, la sensibilità acuita. Accade che anche andando avanti, più o meno tranquillo nei giorni, settimane, l'equilibrio non arriva, ci sono ancora spasmi improvvisi di vita aguzza, che ti sorprendono, ma anche te li aspetti. Vivere in quegli spazi di tempo è come grattarsi su una scottatura del sole. Non resisti, ma la pelle è sensibile. Hai sollievo ma smetti subito.
Poi, come ondine dopo l'onda grande di marea, piano piano le parti della bilancia tendono di nuovo al centro, lievemente le oscillazioni diminuiscono. E la superficie ritorna liscia.
E si continua.
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Poi, un lampo nel cielo.
Poi, un tuono nello stomaco.
Salta il cuore in gola, uno spavento, o una notizia, o un godimento. E subito il picco di adrenalina vitale s'innalza. La bilancia si scuote, i piatti sobbalzano, traballano. L'equilibrio è perduto!
Ma che respiri si fanno! che sorrisi all'aria fresca, quali battiti accelerati, quanti brividi.
Per un po di tempo, tutto non torna come prima. La soglia si è alzata, la sensibilità acuita. Accade che anche andando avanti, più o meno tranquillo nei giorni, settimane, l'equilibrio non arriva, ci sono ancora spasmi improvvisi di vita aguzza, che ti sorprendono, ma anche te li aspetti. Vivere in quegli spazi di tempo è come grattarsi su una scottatura del sole. Non resisti, ma la pelle è sensibile. Hai sollievo ma smetti subito.
Poi, come ondine dopo l'onda grande di marea, piano piano le parti della bilancia tendono di nuovo al centro, lievemente le oscillazioni diminuiscono. E la superficie ritorna liscia.
E si continua.
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Provo a polverizzare il tuo pensiero, amalgamandolo con il mio.
RispondiEliminaE così, piano piano, manca il fiato
e l’onda, nel respiro, si ritira
quietamente.
Si sbilancia d’improvviso soffocante
nel cuore della gola, in una parola straripa
dalla bocca nel sorriso
dagli occhi oltre il viso
in quegli spazi riarsi dal sole.
Il risveglio, sulla spiaggia
ha muscoli persi ad indugiare
quanti brividi di mare
sotto l’aria ferma
ricordano quel sale, e quell’amare
(da scottare e poi grattare)
Bye Bye
Mariano
ma grazie.... che bello ...
RispondiEliminati ringrazio molto di questa polverizzazione... :) davvero apprezzata...