Luca Coser, forme profonde e sussurri stratificati

Eppure è un uomo che ha presenza, Luca Coser, un viso deciso, con lineamenti marcati.
Ci siamo scritti e parlati al telefono, ma conoscerlo di persona, al vernissage di Sua Cuique Persona [L'autoritratto come maschera e specchio]( presentata da ArTS alla città di Trieste) pur nella confusione della folla, mi ha colpito subito, per il contrasto tra la sua energia aperta, la schiettezza con cui si poneva (adorabile trentino!) contrapposti alla misteriosa, delicata evanescenza stratificata delle sue opere.
L'ho invitato a partecipare alla mostra dopo aver passato una sera intera ad osservare il suo lavoro, scandagliando la rete, e confondendo i suoi periodi, appositamente. Non cercavo un motivo logico, intellettuale direi, ma una sensazione. Ho vagabondato tra trent'anni della sua pittura, lasciandomi navigare alla deriva, tra figure solo contornate che mi chiamavano dentro, sovrapposizioni di memorie di tutti, inspiegabilmente anche mie, con dettagli e spazi riempiti però solo per sé. Ganci per lo sguardo e immagini che sfuggono.
Il lavoro di Luca Coser mi ha rapita, se possibile in modo tanto delicato quanto deciso, senza ragionate motivazioni, come lateralmente, senza affrontare il mio sguardo di petto, ma facendomi il solletico ai pensieri, agendo con la sua pittura verso di me, non definendo a voce alta un'identità narcisistica e protagonista, ma anzi mi ha sedotto con sussurri e allusioni di memorie e ombre lontane (nello spazio e nel tempo), colori delicati ma precisissimi, facendomi avvicinare, allontanare, e riavvicinare con qualcosa di nuovo, di me.

L'opera sull'autoritratto che ha presentato alla mostra è inedita e si intitola : Malinconia senza dire malinconia, 50 x 70, 2018 (sotto nella foto)



Su Luca il critico Matteo Gardonio ha scritto: Luca Coser è, tra gli artisti presenti, quello che avrebbe entusiasmato Willem de Koonig e Robert Rauschenberg insieme... ha una forza commovente l’esistere e lo scomparire che mostra nel proprio autoritratto. Vale un’impronta sulla luna, come sulla sabbia...tanto forte per declamare la propria esistenza, quanto fragile rispetto ad un universo che supera l’homo faber.


Sul proprio lavoro Luca Coser dice:
"Più l’arte insegue dinamiche legate all’antropologia e alla sociologia, con le sue mode e i suoi rituali, più mi ritiro in studio a dipingere, cercando nello spazio chiuso e autoreferenziale del quadro una dimensione atemporanea che rivendico come linguaggio possibile.
Non mi è facile parlare dei contenuti formali e concettuali delle mie opere perché questi sono il risultato di una sfocata sovrapposizione di più elementi.
Lavoro sul recupero di umori ed immagini che appartengono alla mia memoria personale e al tempo stesso a quella collettiva.
Cerco di definire forme che rimandino ad altro rispetto a se stesse, a qualcosa di indefinito".



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Biografia:
Nato a Trento nel 1965
1983: Iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia al Corso di Pittura tenuto da Emilio Vedova
1987: Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze al Corso di Pittura tenuto da Gustavo Giulietti
1999: il Centro Audiovisivi della Provincia Autonoma di Trento produce un video sul suo lavoro artistico, per la regia di Luciano Appacher
1999 - 2000: Sandro Avila produce e dirige un video sul suo lavoro artistico
2001: il Comune di Trento realizza un video sulla sua mostra personale tenutasi nelle sale della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento nell’inverno del 2000
Dal 2000 è responsabile della collana artistica della casa editrice Nicolodi
Dal 1997 al 2001 Assistente alla Cattedra di Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo
Nell' inverno 2001/2002 docente di Step Design, Corpo e Tecnologia, presso l’Accademia del Design di Bolzano
La sua più importante mostra personale si è tenuta nell'inverno del 2000 nelle sale della Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento

Riferimenti:
www.lucacoser.net
www.bearts.eu



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