Barbara Bonfilio, lo sguardo delle donne
Scorrendo i suoi quadri, le sue figure, le sue campiture, le sue composizioni, mi accorgo che per parlare di Barbara Bonfilio non è necessario conoscerla di persona. Gli sguardi ti inchiodano, uno sull'altro, uno più dell'altro, la postura sicura e aristocratica, severa, plastica e i colori pieni, stesi senza fretta, senza indugiare in una sola ombra, custodiscono i suoi volti e i loro sguardi come una regalo inatteso. Che una volta svelato, diventa insostituibile.
Così come spaccare il ghiaccio liscio sulla superficie di uno stagno rivela un micromondo sommerso di alghe fluttuanti e pesci colorati, così lasciarsi attrarre e superare l'eleganza formale della compostezza delle sue donne, e tuffarsi in quegli sguardi seducenti e volitivi, ti immerge in un altro sistema, in cui traspare intelligenza e caparbietà, stile al contempo l'esser di Natura.
È un viaggio bellissimo confrontare il lavoro di un artista con la sua persona. Metterli vicini, sovrapporli, metterli allo specchio. Per la mostra Sua Cuique Persona [L'autoritratto come maschera e specchio]( presentata da ArTS alla città di Trieste) Barbara Bonfilio ha dipinto un autoritratto inedito dal titolo "Autoritratto con benda" ( qui sotto ). E di quegli ultimi giorni prima dell'inaugurazione mi rimarrà il ricordo della sua corsa contro il tempo, dei miei stressanti solleciti, dei nostri confrontarsi a tutte le ore, della sua determinazione e fatica con il fine di riuscire in tempo da dare sé stessa, nonostante lo stress, nonostante il non conoscersi, nonostante la distanza. Amore per l'Arte.
Il critico Matteo Gardonio scrive della sua opera: "La donna del realismo magico, ad oggi, è Barbara Bonfilio. Ma è riduttivo e in parte inesatto, essendo ancora viva Bettina Shawn Lawrence. Questo suo modo di dipingere avrebbe fatto girare la testa ai grandi di quel mondo: Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Guidi, Zecchin. La stesura del colore è piatta ma la resa è avvolgente. Per nulla decorativa ma ancora una volta, di chi inter- roga e si lascia piacevolmente interrogare. C’è un fascino lottesco più che klimtiano".
Sul proprio lavoro Barbara Bonfilio ha detto:
Il mio lavoro sono ritagli sonori: uno spaccato visivo e sonoro di questa nostra società.(...) Mi piace catturare lo spettatore con la bellezza del soggetto e dei decori per poi “spiazzarlo” con il significato del testo e lanciare spunti di riflessione.
Biografia:
Barbara Bonfilio si è laureata in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 2001.
Così come spaccare il ghiaccio liscio sulla superficie di uno stagno rivela un micromondo sommerso di alghe fluttuanti e pesci colorati, così lasciarsi attrarre e superare l'eleganza formale della compostezza delle sue donne, e tuffarsi in quegli sguardi seducenti e volitivi, ti immerge in un altro sistema, in cui traspare intelligenza e caparbietà, stile al contempo l'esser di Natura.
È un viaggio bellissimo confrontare il lavoro di un artista con la sua persona. Metterli vicini, sovrapporli, metterli allo specchio. Per la mostra Sua Cuique Persona [L'autoritratto come maschera e specchio]( presentata da ArTS alla città di Trieste) Barbara Bonfilio ha dipinto un autoritratto inedito dal titolo "Autoritratto con benda" ( qui sotto ). E di quegli ultimi giorni prima dell'inaugurazione mi rimarrà il ricordo della sua corsa contro il tempo, dei miei stressanti solleciti, dei nostri confrontarsi a tutte le ore, della sua determinazione e fatica con il fine di riuscire in tempo da dare sé stessa, nonostante lo stress, nonostante il non conoscersi, nonostante la distanza. Amore per l'Arte.
Autoritratto con benda - 2018 -120 x 100 - acrilico su tela |
Il critico Matteo Gardonio scrive della sua opera: "La donna del realismo magico, ad oggi, è Barbara Bonfilio. Ma è riduttivo e in parte inesatto, essendo ancora viva Bettina Shawn Lawrence. Questo suo modo di dipingere avrebbe fatto girare la testa ai grandi di quel mondo: Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Guidi, Zecchin. La stesura del colore è piatta ma la resa è avvolgente. Per nulla decorativa ma ancora una volta, di chi inter- roga e si lascia piacevolmente interrogare. C’è un fascino lottesco più che klimtiano".
Sul proprio lavoro Barbara Bonfilio ha detto:
Il mio lavoro sono ritagli sonori: uno spaccato visivo e sonoro di questa nostra società.(...) Mi piace catturare lo spettatore con la bellezza del soggetto e dei decori per poi “spiazzarlo” con il significato del testo e lanciare spunti di riflessione.
Barbara Bonfilio si è laureata in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 2001.
Selezionata per la rassegna Friday Posts al MOMA di San Francisco. Espone alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia /Lo Stato dell’Arte, al Museo Madre di Napoli, alla mostra White Box a cura di Giuseppe Biasutti. Partecipa a Moulhouse 007: Talenti delle Accademie Europee.
Nel 2017 espone alla Yia Art Fair di Maastricht e alla Yia Art Fair di Parigi.
Nel 2016 espone alla Art Fair Stuttgart e alla mostra I On Fire curate da Martina Cavallarin , Galleria Ellebi, invitata alla residenza d’artista BoCS Art curata da Alberto Dambruosio e al 49' Premio Suzzara.
Nel 2015 espone ad Anime diverse – Bonfilio, Lo Schiavo, Giannulli, Galleria Ellebi, Cosenza ed è invitata ad Arte Expo Italiana tra i 200 Maestri dell'Arte Italiana, a cura di Vittorio Sgarbi,Varedo.
Nel 2014 espone alla mostra Tissue C9 Arte a corte a cura di F. Baboni, alla collettiva Aliens nella casa di L. Ariosto , e la personale Apertis Verbis alla galleria Numen Arti Conteporanee di Benevento.
Nel 2013 finalista con opera pubblicata in catalogo al prestigioso London Creative Awards, ed espone alla personale del collettivo Hado – Ordo Amoris presso la Galleria De Chirico di Torino.
Per due volte partecipa e vince il Premio Speciale della Biennale Premio Artemisia.
Si classifica finalista in prestigiosi premi tra i quali il Premio Biennale di Pittura Felice Casorati, il Premio Morlotti, il London Creative Awards,il Premio Carlo Dalla Zorza, il Premio Internazionale Limen, il RezArte Premio Tricolore e il Premio Combat Prize. Pubblicata in catalogo del 2004, 2007, 2008 al Premio Celeste.
Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra le quali la Collezione Permanente della Pinacoteca di Gaeta, la Collezione Miroglio, la Collezione Permanente La Fenice Gallery di Venezia e la Collezione Permanente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Riferimenti:
www.barbarabonfilio.net
www.bearts.eu
Nel 2017 espone alla Yia Art Fair di Maastricht e alla Yia Art Fair di Parigi.
Nel 2016 espone alla Art Fair Stuttgart e alla mostra I On Fire curate da Martina Cavallarin , Galleria Ellebi, invitata alla residenza d’artista BoCS Art curata da Alberto Dambruosio e al 49' Premio Suzzara.
Nel 2015 espone ad Anime diverse – Bonfilio, Lo Schiavo, Giannulli, Galleria Ellebi, Cosenza ed è invitata ad Arte Expo Italiana tra i 200 Maestri dell'Arte Italiana, a cura di Vittorio Sgarbi,Varedo.
Nel 2014 espone alla mostra Tissue C9 Arte a corte a cura di F. Baboni, alla collettiva Aliens nella casa di L. Ariosto , e la personale Apertis Verbis alla galleria Numen Arti Conteporanee di Benevento.
Nel 2013 finalista con opera pubblicata in catalogo al prestigioso London Creative Awards, ed espone alla personale del collettivo Hado – Ordo Amoris presso la Galleria De Chirico di Torino.
Per due volte partecipa e vince il Premio Speciale della Biennale Premio Artemisia.
Si classifica finalista in prestigiosi premi tra i quali il Premio Biennale di Pittura Felice Casorati, il Premio Morlotti, il London Creative Awards,il Premio Carlo Dalla Zorza, il Premio Internazionale Limen, il RezArte Premio Tricolore e il Premio Combat Prize. Pubblicata in catalogo del 2004, 2007, 2008 al Premio Celeste.
Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra le quali la Collezione Permanente della Pinacoteca di Gaeta, la Collezione Miroglio, la Collezione Permanente La Fenice Gallery di Venezia e la Collezione Permanente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Riferimenti:
www.barbarabonfilio.net
www.bearts.eu
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