Oltre al danno, la beffa
Basta. A questo punto lo devo dire.
Il fantasma di Fellini in sciarpa rossa come regista, il Vescovo vestito con una tuta di ciniglia rosa come ispiratore, un grappolo di aitanti attori di buona volontà pronti a tutto.
Ecco quello che desideravo.
Ho atteso anni, anni e anni e finalmente il mio sogno segreto di entrare a Cinecittà spalleggiata dalla Curia si stava componendo sotto ai miei occhi. Un miracolo. Avrei inviato il materiale del mio mercatino direttamente in Tirolo, buttato vinavil e seghetti, mollato siti e brochure e via, sul primo treno per la capitale.
Già mi immaginavo i titoli: "La passione di Alessandra", "Il Vangelo secondo Carosella""Passione e tormento"(titolo originale) diretti, scemeggiati e interpretati da Alessandra Spigai. E poi interviste, première, Cannes con abiti da sera luccicanti e labbra rifatte.
Poi, dopo alcuni anni di bella vita romana avrei potuto finalmente avere da parte un po di soldi per comprare una tavoletta del gabinetto con decoupage cinematografico, lampade intorno alle lampadine, e una riserva vitalizia di cibo per i miei animali (gatti, cani), nonchè lenti a contatto in quantità, scarpe come se piovesse, muri tappezzati da iphone (4s).
Il fantasma di Fellini in sciarpa rossa come regista, il Vescovo vestito con una tuta di ciniglia rosa come ispiratore, un grappolo di aitanti attori di buona volontà pronti a tutto.
Ecco quello che desideravo.
Ho atteso anni, anni e anni e finalmente il mio sogno segreto di entrare a Cinecittà spalleggiata dalla Curia si stava componendo sotto ai miei occhi. Un miracolo. Avrei inviato il materiale del mio mercatino direttamente in Tirolo, buttato vinavil e seghetti, mollato siti e brochure e via, sul primo treno per la capitale.
Già mi immaginavo i titoli: "La passione di Alessandra", "Il Vangelo secondo Carosella""Passione e tormento"(titolo originale) diretti, scemeggiati e interpretati da Alessandra Spigai. E poi interviste, première, Cannes con abiti da sera luccicanti e labbra rifatte.
Poi, dopo alcuni anni di bella vita romana avrei potuto finalmente avere da parte un po di soldi per comprare una tavoletta del gabinetto con decoupage cinematografico, lampade intorno alle lampadine, e una riserva vitalizia di cibo per i miei animali (gatti, cani), nonchè lenti a contatto in quantità, scarpe come se piovesse, muri tappezzati da iphone (4s).
Invece niente.
Niente vescovi del dopoguerra in tuta perlacea, niente docu fiction.
Al loro posto una decina di uomini e donne sulla quarantina che si agitavano lanciando brandelli di arbusti fioriti e assillandomi con gridolini e sorrisetti per tutta la serata. Piazzatami in mezzo al loro tavolo, ho dovuto cenare con loro, annuendo e stando al gioco fino a sera inoltrata. Un delirio.
Non solo ho dovuto rinunciare alle velleità cinematografiche che speravo si concretizzassero, ma ho anche subìto un vero tormento di serata. Vino, cena luculliana, regali preziosi. Qualsiasi cosa sono stati disposti a fare per farmi dimenticare il mio mancato lancio verso il successo
Conclusione:
oltre al danno, la beffa. Non farò quindi a breve un film importante, perchè di importante nella vita ho i miei amici. Che me lo impediscono.
(ma tra Vescovi e Rai, scelgo voi. Grazie. Vi voglio bene )
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per fortuna che ci siamo noi, a trattenerti dal cadere nel baratro... Se non fosse per me e Marco non saresti mai entrata in seminario !!!!
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