Conosco un uomo matrioska.
Conosco un uomo che ha il volto sfumato.
Conosco un uomo che si muove da ragazzo e un ragazzo che a stento tiene dentro un bambino. Corre dietro alle immagini della sua fantasia, calvalca draghi e combatte con mostri e lottatori, insegue nani nei labirinti, e cade in tranelli nascosti. Ama da lontano, come i cavalieri medievali, si mescola a un circo immaginario di animali e si accoccola accanto a loro, nei campi d'estate. Canta quando è triste e canta quando è allegro. Le canzoni lo portano sulle onde dorate dei conigli, cavalli e cani e dei giochi, dei campi e degli amori mai raggiunti.
E' un bambino grande, è un uomo bambino.
Conosco un ragazzo che ha il volto che cambia. Cambia nei giorni, nuvolosi e attesi, negli occhi neri di una donna che lo tiene a distanza, redini tirate, di una donna bambina che non cresce per scelta e lo trattiene senza tenerlo, con un soffio di lava.
Conosco un bambino che è grande come un fiore gigante dentro un piccolo vaso.
Conosco un uomo, ragazzo, bambino. Uno dentro l'altro, uno fuso con l'altro, in una sfumatura argentea che continua a divenire.
Conosco un bambino che è sempre stato uomo e un un uomo che spero sempre sarà bambino.
L'ho visto ma non da vicino. Lo intravedo da lontano e mi piace così, tra una favola e un gioco, un progetto e un travaglio, un libro e un pensiero.
Mi piace conoscere senza toccare, sorridere senza colpa, e vedere le stagioni che cambiano. Credo che questo autunno arrivato, porti anche lui con il vento.
Conosco un uomo che ha il volto sfumato.
Conosco un uomo che si muove da ragazzo e un ragazzo che a stento tiene dentro un bambino. Corre dietro alle immagini della sua fantasia, calvalca draghi e combatte con mostri e lottatori, insegue nani nei labirinti, e cade in tranelli nascosti. Ama da lontano, come i cavalieri medievali, si mescola a un circo immaginario di animali e si accoccola accanto a loro, nei campi d'estate. Canta quando è triste e canta quando è allegro. Le canzoni lo portano sulle onde dorate dei conigli, cavalli e cani e dei giochi, dei campi e degli amori mai raggiunti.
E' un bambino grande, è un uomo bambino.
Conosco un ragazzo che ha il volto che cambia. Cambia nei giorni, nuvolosi e attesi, negli occhi neri di una donna che lo tiene a distanza, redini tirate, di una donna bambina che non cresce per scelta e lo trattiene senza tenerlo, con un soffio di lava.
Conosco un bambino che è grande come un fiore gigante dentro un piccolo vaso.
Conosco un uomo, ragazzo, bambino. Uno dentro l'altro, uno fuso con l'altro, in una sfumatura argentea che continua a divenire.
Conosco un bambino che è sempre stato uomo e un un uomo che spero sempre sarà bambino.
L'ho visto ma non da vicino. Lo intravedo da lontano e mi piace così, tra una favola e un gioco, un progetto e un travaglio, un libro e un pensiero.
Mi piace conoscere senza toccare, sorridere senza colpa, e vedere le stagioni che cambiano. Credo che questo autunno arrivato, porti anche lui con il vento.
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