Dimenticato, non lo so, dove, giovane, amico.
Sas Christian |
Lino ha ventanni, è alto e magrissimo, di solito porta una giacca scura che gli fa le spalle grandi e i jeans gli scivolano letteralmente giù dal sedere. Lino porta sempre i capelli lisci come seta e di color biscotto al malto e un paio di occhiali neri grandi, con la montatura grossa. L'ho sempre visto così, al lavoro, quando, prima di iniziare, appoggia la mani sulle spalle delle donne e le guarda attraverso lo specchio.
Certi giorni è triste e quasi piegato su se stesso, come il passante per il pollice di una di quelle lunghe forbici che porta in tasca. In quei giorni tutti intorno a lui sono più tristi e più lenti, così come diventano nervosi quando Lino è teso e si muove tra le teste a scatti, controllando dettagli e tempi di posa.
Ha una giovane moglie, Lino, fatta come una parentesi, con i capelli rossi dritti dritti che si spalma sulla fronte coprendosi mezzo occhio. Lo va a prendere quando finisce il turno. Scherzano un pò e poi se ne vanno camminando vicini e ondeggiando.
Ha un padre severo e silenzioso, con le mani forti e veloci. Una sorella piccola, che quando ha la febbre o deve finire i compiti rimane lì, in mezzo alla gente, accampata sul divano blu centrale. Ha una sorella grande, appena arrivata, che sta studiando l'italiano e gira con un quadernino in tasca dove si scrive la pronuncia delle parole che le servono o le piacciono di più. "Dimenticato", "Non lo so", "Giovane", " Dove", Amico" gliele ho insegnate io.
Lino oggi era felice, non c'era suo padre che ha le mani fin troppo forti, rideva con la bocca aperta e flirtava con tutte. L'ho visto fare magie in qualche ora, far sorridere anziane signore, accontentare uomini imbarazzati, cambiare il colore di molti capelli. Anche dei suoi. Ridendo e facendo il pagliaccio per tutta la stanza, si è tinto di un un biondo cenere così cangiante da far invidia a Patty Pravo.
Solo che Lino canta Lady Gaga, fa il parrucchiere, ed è pure cinese.
Lino, che ha ventanni e lavora sorridendo, ha un figlio di un anno e quando di sera, finito con il salone, lo vede su Skype sorride piangendo. Giovani papà e mamma hanno mandato in Cina il piccolo per due anni, non ce la facevano a crescerlo lavorando tutto il giorno entrambi, avrebbero dato lo stipendio a un asilo nido e invece la nonna lo tiene al sicuro. Lo vedranno a Natale, che per loro è quel periodo in cui prima la città è tutta un fermento di lucine e pacchetti, e dopo come in una magia, si ferma nelle case a festeggiare. Nel periodo in cui si faranno il giro del mondo in aereo per tenere stretto il loro piccolo per qualche giorno.
Lino sta ridendo con la bocca aperta adesso, la sua piccola moglie è entrata nel salone e l'ha visto con i capelli biondissimi, si è fermata in mezzo alla stanza, sbigottita da quel nuovo Billy Idol, poi ha scosso al testa sorridendo e gli è andata incontro, baciandolo in mezzo alle teste phonate. Proprio come due ragazzi di ventanni.
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