Magari il buio, tra i fiori



Magari la primavera non mi facesse paura, inquietudine, ansia in tutto il suo risveglio che freme intorno.
Magari non esistessero mattini, soli, e ogni sguardo dietro al vetro fosse calante, nebbioso, fermo.
Magari potessi esimermi dal partecipare ai movimenti, alle gemme, e immobilizzarmi in un muto amplesso tra i fiori, dormiente, costante, sospeso.





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