La finlandese che mi piace di più
Villa Nuotta è situata sulla riva nord dell’isola di Herttuansaari. E' stata progettata da Siitonen Tuomo, e realizzata interamente di legno, per una coppia di finlandesi e dotata di tutti i confort e le tecnologie moderne per essere abitata in ogni periodo dell’anno. |
Non sono architetto. Ma frequento molti architetti.
Gli architetti frequentano mostre di architettura.
Io frequento mostre di architettura.
Venerdì 25 marzo, sono stata al Museo Revoltella (Trieste) per la conferenza “Paesaggi nordici”, tenuta dall’arch. Janne Teräsvirta.
Come si può presumere dal sillogismo suddetto, non l'ho trovata interessante e me ne sono andata con un'amica al Nettare Di Vino a bere un bicchiere di Chianti, in attesa che aprissero l'entrata al quinto piano per l’inaugurazione della mostra “Architettura Contemporanea in Finlandia”.
Finalmente alla mostra, dopo un'oretta, tra saluti e amici che non vedevo da un po', ho curiosato tra le esposizioni, girovagando nella selezione di progetti d'architettura contemporanea finlandese, tra edifici a carattere residenziale, pubblico, commerciale e sociale realizzati negli ultimi anni. Anche belle installazioni di design. Il tutto è durato una mezzoretta.
Non tutti gli eventi mondani sono inutili, tuttavia. Perchè ho trovato proprio la casa che vorrei. E l'hanno già fatta! Si chiama Villa Nuotta, ed è naturalmente in Finlandia. Pareti trasparenti e legno, tutta su un piano immersa nella natura. Eccola, la casa dei miei sogni. Materiali naturali, linee d'avanguardia.
Alle ore 20.00 poi da Spaziocavana (il negozio di arredamento in via San Sebastiano, Trieste) c'era nel programma l'evento "Enjoy...Finland", con le installazioni di design finlandese delle aziende Artek, Iittala, Marimekko e Martela e una serata a tema e cocktail in stile nordico.
Questo, lo devo dire perchè sono una rompi, non l'ho capito proprio, se non a fini commerciali (dicasi, markette?). Ok, lì si vendono quei marchi, quindi si possoo vedere, ma chiamarlo "cocktails in stile finlandese"mi sembra eccessivo... Forse non essendo architetto però, non ho compreso l'allure finlandese nei bicchieri di plastica di prosecco, nè quella decina di mono bocconcini di cui ho visto solo i rimasugli nei cucchiaini/bocconi abbandonati su un tavolino a lato.
Quindi, bene la mostra, mi ha permesso di trovare la casa dei miei sogni, sempre di livello alto l'evento al Museo Revoltella, ma un po' tirato per i capelli l'happening a Spaziocavana.
Chevvedevodì, sono una semplice io!
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