Rarefatti minuti di passaggio
Ecco, ci siamo. Notte con echi d'estate e aria densa. Il famoso scooter è qui sotto casa, fuori da mio garage, "le chiavi sono dietro il tubo di scappamento", gli ho scritto in un sms. Una strana solitudine si è materializzata casualmente in casa, questa sera. Va bene, va bene così. Mi smalto le unghie di nero, per passare il tempo, per fingermi dark. Le vele stasera rimangono lontane, anche loro casualmente rarefatte intorno a me. Il Caso rende giustizia a questo importante ruolo geloso e lo lascia ad un passo da me, stasera. Va bene così.
Sento che mi si vuole bene, qualcuno me ne vuole.
Qualcuno si sente ladro. "Non c'è niente da rubare" risponderei. Ma non lo faccio.
Parole incomprensibili mentre i minuti passano. Sono passati. Lo scooter non è più sotto casa.
Anche questo, va bene così.
Sento che mi si vuole bene, qualcuno me ne vuole.
Qualcuno si sente ladro. "Non c'è niente da rubare" risponderei. Ma non lo faccio.
Parole incomprensibili mentre i minuti passano. Sono passati. Lo scooter non è più sotto casa.
Anche questo, va bene così.
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