Donne di fine agosto
Un finesettimana intero in compagnia della mia storica amica coetanea e di una nuova amica, bella ragazza greca di 25 anni. Non ho mai nominato tanto il numero quaranta (40) come in questi due giorni.
Perche'?
Per sottolineare la saggezza o per commentare che gli anni passano e noi in fondo non cambiamo mai e ridiamo con le amiche nelle macchine allo stesso libero modo?
Tutte e tre ci siamo svegliate stile zombie aggirandoci in braghette improbabili per il corridoio cercando la porta libera del bagno. Ci siamo tutte spalmate di creme profumate di oli essenziali e cocomero nello stesso identico modo, a 40 anni e 25. Ci siamo provate decine di vestiti per farci belle prima della festa, trasformando al casa in un vociante bordello, scambiate le scarpe e consigliate l'eyeliner. Si, ci siamo sedute un pò più composte al tavolo del ristorante, un pò più chic di 15 anni fa, un po' più composte nell'ordinazione. Ma dopo il primo brindisi, i racconti sottovoce si sono trasformati in risate e segreti, in esperienze vissute e dubbi mai risolti sugli uomini.
Bellissime le donne di tutte le età, potenti e fragili, con gli occhi lucidi se guardano un bambino piccolo e con il muso duro se commentano un ex. Con il sorriso all'insù se pensano al proprio amore lontano, o con la malizia negli sguardi mentre tutte e tre alzano la testa al passare di un giovanotto muscoloso in costume.
You gave me something, sto ascoltando. Penso a come bello essere femmine, in un estate cosi'. Io che guido, finestrini aperti e una che canta piano e l'altra che fa entrare tutto il mare nel petto. Poi noi sdriatate al mare a confrontarci le pance, una tesa come un pesca, una che ha contenuto bambini, una che racconta di operazioni passate. Poi sedute su uno scoglio a informarci reciprocamente con occhi curiosi sulle depilazioni intime, brasiliane o "forestali". A tavola, a chiudere gli occhi godendo di un boccone di pesce più gustoso di altri. Ad aprire decine di discorsi e non finirne uno e dopo mezzora ritornare lievemente sul primo e incrociarsi le risposte, con una facilità da surfista mentale. A leggerci negli occhi, e nei pensieri di un'amica incontrata 20 anni dopo. Con le rughe sugli occhi che noi notiamo _ come nota lei_.
Bello essere femmine, con lo smalto in borsetta e il telefono sempre a portata di sms. Insieme senza uomini, e con gli uomini che girano intorno, ma con la valigiadel cuore pronta se dovessero chiamare, in qualsiasi momento, certe e sicure di essere capite dalle altre, senza alcuna spiegazione.
Colori, lacrime, rossetti, pelle liscia, speranze, parole, emozioni, pinze per capelli da tirare su,certezze, incrollabili dubbi, sfumature, condivisioni, carezze senza paure, risate senza ritegno.
Di tre donne di fine agosto.
Perche'?
Per sottolineare la saggezza o per commentare che gli anni passano e noi in fondo non cambiamo mai e ridiamo con le amiche nelle macchine allo stesso libero modo?
Tutte e tre ci siamo svegliate stile zombie aggirandoci in braghette improbabili per il corridoio cercando la porta libera del bagno. Ci siamo tutte spalmate di creme profumate di oli essenziali e cocomero nello stesso identico modo, a 40 anni e 25. Ci siamo provate decine di vestiti per farci belle prima della festa, trasformando al casa in un vociante bordello, scambiate le scarpe e consigliate l'eyeliner. Si, ci siamo sedute un pò più composte al tavolo del ristorante, un pò più chic di 15 anni fa, un po' più composte nell'ordinazione. Ma dopo il primo brindisi, i racconti sottovoce si sono trasformati in risate e segreti, in esperienze vissute e dubbi mai risolti sugli uomini.
Bellissime le donne di tutte le età, potenti e fragili, con gli occhi lucidi se guardano un bambino piccolo e con il muso duro se commentano un ex. Con il sorriso all'insù se pensano al proprio amore lontano, o con la malizia negli sguardi mentre tutte e tre alzano la testa al passare di un giovanotto muscoloso in costume.
You gave me something, sto ascoltando. Penso a come bello essere femmine, in un estate cosi'. Io che guido, finestrini aperti e una che canta piano e l'altra che fa entrare tutto il mare nel petto. Poi noi sdriatate al mare a confrontarci le pance, una tesa come un pesca, una che ha contenuto bambini, una che racconta di operazioni passate. Poi sedute su uno scoglio a informarci reciprocamente con occhi curiosi sulle depilazioni intime, brasiliane o "forestali". A tavola, a chiudere gli occhi godendo di un boccone di pesce più gustoso di altri. Ad aprire decine di discorsi e non finirne uno e dopo mezzora ritornare lievemente sul primo e incrociarsi le risposte, con una facilità da surfista mentale. A leggerci negli occhi, e nei pensieri di un'amica incontrata 20 anni dopo. Con le rughe sugli occhi che noi notiamo _ come nota lei_.
Bello essere femmine, con lo smalto in borsetta e il telefono sempre a portata di sms. Insieme senza uomini, e con gli uomini che girano intorno, ma con la valigiadel cuore pronta se dovessero chiamare, in qualsiasi momento, certe e sicure di essere capite dalle altre, senza alcuna spiegazione.
Colori, lacrime, rossetti, pelle liscia, speranze, parole, emozioni, pinze per capelli da tirare su,certezze, incrollabili dubbi, sfumature, condivisioni, carezze senza paure, risate senza ritegno.
Di tre donne di fine agosto.
aahhh amica mia
RispondiEliminaquanto mi piaci quando fai così
alle volte sei come un ventilatore in piena
ma che sciocca che sono..
hai la bora nel corpo che gira gira gira
ufff quanti spifferi che ti escono da sotto le porte
e mi fanno commuovere a pensare che l'odore di quel vento lo conosco così bene che vorrei portarmelo nel petto per sempre..
ti abbraccio
vi abbraccio
un fine settimana così lieto
lo metto insieme alla bora
..nel petto!
geo
grazie a tutte e due per avermi ricordato quanto è bello essere donna. e quanto è bello crescere per diventare donna. donna vera, donna piena di vita, donna pura.
RispondiEliminaaspetto il nostro prossimo incontro e i tuoi prossimi racconti.
un abbraccio forte,
eleni