Intimità spezzata
Premessa.
La mia biancheria intima è riposta nei cassettini di un cassettone antico di una vecchia tipografia. Inizialmente ogni piccolo cassettino è stato destinato ad un genere: il primo in alto reggiseni, sotto, mutandine, sotto "varie"(canottierine fru fru, reggicalze, bustini ecc). Ma loro, cassetti, si ribellanoda sempre. E, naturalmente, straripano. E tutto si mescola. Naturalmente è anche peerchè quando mi vesto provo e riprovo e rificco nei posti sbagliati. Sono disordinata, e casinista. Naturalmente.
Svolgimento.
Soffro da che sono nata di sindrome da "raggiungimento dello stato ragazza per bene". Nel senso del look e dell'ambiente in cui vivo, naturalmente (vedi "la ragazza dei conigli" del saggio Jamiro), non riuscendo mai ad essere davvero a posto, con unghie perfette, messa in piega, pedicure dell'estetista, cassetto dei trucchi in ordine, barattoli chiusi bene e borsetta con meno di 20 scontrini stropicciati.
Orbene, considerati inoltre gli incontri femminili della mia vita, anche da un punto di vista "intimo" mi sono sempre sentita lievemente "inadeguata". Non banale, ma inadeguata.
Molto effervescente da un punto di vista stilistico/creativo, non sono mai riuscita ad avere ogni giorno dell'anno il famoso coordinato. Mutandine e reggiseno (o canottierina) coordinate. I motivi sono semplici e a questo punto vorrei anche chiarirli. Donne, scusate l'argomento scabroso, ma a casa mia le mutandine si lavano più spesso che i reggiseni, che possono essere usati anche più di un giorno. Sono un'aliena?
Ok, definito questo, possiamo sommare la mia ovvia abitudine di lavare quotidianamente le mutandine, al mio disordine dei cassetti, il risultato è un' incapacità concreta ad essere sempre "in coordinato", ma una conseguente "frustrazione " negli spogliatoi delle palestre, o nei discorsi tra "donne bene". Bene.
Tutto questo giro orbitale per annunciare che, da ieri, ho preso coscienza che non è mica vero che coordinato è chic!
Udite udite, mi sono fatta un super giro di negozi di lingerie, cittadini e virtuali, boutique proibitive "perlacee" e sportivi magazzini alla tezenis.
Risultato: erano anni, anni e anni che io precorrevo le mode e i miei improbabili accoppiamenti tra allegre guepiere rosa e sportive culotte grige, erano già di gran moda!
L'intimo chic è spezzato!
Quindi sono sempre stata trendy con slip blu a quadretti e reggiseni arancioni a fiorellini! yahoo! Inutili quindi i miei orli di gonne tirati giù nervosamente, inutili le mie bugie (si, ovviamente, sto attentissima a che il tipo di pizzo sia identico, non simile, per carità! identico)! Che sospiro gioioso di sollievo! Che senso meraviglioso di gravità permanente!
I miei cassettini straripanti di singoli slip fucsia e solitari tanga esistenzialisti, finalmente hanno una posizione sociale con i miei ricci scomposti. Evvai.
La mia biancheria intima è riposta nei cassettini di un cassettone antico di una vecchia tipografia. Inizialmente ogni piccolo cassettino è stato destinato ad un genere: il primo in alto reggiseni, sotto, mutandine, sotto "varie"(canottierine fru fru, reggicalze, bustini ecc). Ma loro, cassetti, si ribellanoda sempre. E, naturalmente, straripano. E tutto si mescola. Naturalmente è anche peerchè quando mi vesto provo e riprovo e rificco nei posti sbagliati. Sono disordinata, e casinista. Naturalmente.
Svolgimento.
Soffro da che sono nata di sindrome da "raggiungimento dello stato ragazza per bene". Nel senso del look e dell'ambiente in cui vivo, naturalmente (vedi "la ragazza dei conigli" del saggio Jamiro), non riuscendo mai ad essere davvero a posto, con unghie perfette, messa in piega, pedicure dell'estetista, cassetto dei trucchi in ordine, barattoli chiusi bene e borsetta con meno di 20 scontrini stropicciati.
Orbene, considerati inoltre gli incontri femminili della mia vita, anche da un punto di vista "intimo" mi sono sempre sentita lievemente "inadeguata". Non banale, ma inadeguata.
Molto effervescente da un punto di vista stilistico/creativo, non sono mai riuscita ad avere ogni giorno dell'anno il famoso coordinato. Mutandine e reggiseno (o canottierina) coordinate. I motivi sono semplici e a questo punto vorrei anche chiarirli. Donne, scusate l'argomento scabroso, ma a casa mia le mutandine si lavano più spesso che i reggiseni, che possono essere usati anche più di un giorno. Sono un'aliena?
Ok, definito questo, possiamo sommare la mia ovvia abitudine di lavare quotidianamente le mutandine, al mio disordine dei cassetti, il risultato è un' incapacità concreta ad essere sempre "in coordinato", ma una conseguente "frustrazione " negli spogliatoi delle palestre, o nei discorsi tra "donne bene". Bene.
Tutto questo giro orbitale per annunciare che, da ieri, ho preso coscienza che non è mica vero che coordinato è chic!
Udite udite, mi sono fatta un super giro di negozi di lingerie, cittadini e virtuali, boutique proibitive "perlacee" e sportivi magazzini alla tezenis.
Risultato: erano anni, anni e anni che io precorrevo le mode e i miei improbabili accoppiamenti tra allegre guepiere rosa e sportive culotte grige, erano già di gran moda!
L'intimo chic è spezzato!
Quindi sono sempre stata trendy con slip blu a quadretti e reggiseni arancioni a fiorellini! yahoo! Inutili quindi i miei orli di gonne tirati giù nervosamente, inutili le mie bugie (si, ovviamente, sto attentissima a che il tipo di pizzo sia identico, non simile, per carità! identico)! Che sospiro gioioso di sollievo! Che senso meraviglioso di gravità permanente!
I miei cassettini straripanti di singoli slip fucsia e solitari tanga esistenzialisti, finalmente hanno una posizione sociale con i miei ricci scomposti. Evvai.
Commenti
Posta un commento