Barbara Bonfilio, lo sguardo delle donne

Scorrendo i suoi quadri, le sue figure, le sue campiture, le sue composizioni, mi accorgo che per parlare di Barbara Bonfilio non è necessario conoscerla di persona. Gli sguardi ti inchiodano, uno sull'altro, uno più dell'altro, la postura sicura e aristocratica, severa, plastica e i colori pieni, stesi senza fretta, senza indugiare in una sola ombra, custodiscono i suoi volti e i loro sguardi come una regalo inatteso. Che una volta svelato, diventa insostituibile.

Così come spaccare il ghiaccio liscio sulla superficie di uno stagno rivela un micromondo sommerso di alghe fluttuanti e pesci colorati, così lasciarsi attrarre e superare l'eleganza formale della compostezza delle sue donne, e tuffarsi in quegli sguardi seducenti e volitivi, ti immerge in un altro sistema, in cui traspare intelligenza e caparbietà, stile al contempo l'esser di Natura.

È un viaggio bellissimo confrontare il lavoro di un artista con la sua persona. Metterli vicini, sovrapporli, metterli allo specchio. Per la mostra Sua Cuique Persona [L'autoritratto come maschera e specchio]( presentata da ArTS alla città di Trieste) Barbara Bonfilio ha dipinto un autoritratto inedito dal titolo "Autoritratto con benda" ( qui sotto ). E di quegli ultimi giorni prima dell'inaugurazione mi rimarrà il ricordo della sua corsa contro il tempo, dei miei stressanti solleciti, dei nostri confrontarsi a tutte le ore, della sua determinazione e fatica con il fine di riuscire in tempo da dare sé stessa, nonostante lo stress, nonostante il non conoscersi, nonostante la distanza. Amore per l'Arte.

Autoritratto con benda - 2018 -120 x 100 - acrilico su tela

Il critico Matteo Gardonio scrive della sua opera: "La donna del realismo magico, ad oggi, è Barbara Bonfilio. Ma è riduttivo e in parte inesatto, essendo ancora viva Bettina Shawn Lawrence. Questo suo modo di dipingere avrebbe fatto girare la testa ai grandi di quel mondo: Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Guidi, Zecchin. La stesura del colore è piatta ma la resa è avvolgente. Per nulla decorativa ma ancora una volta, di chi inter- roga e si lascia piacevolmente interrogare. C’è un fascino lottesco più che klimtiano".

Sul proprio lavoro Barbara Bonfilio ha detto:
Il mio lavoro sono ritagli sonori: uno spaccato visivo e sonoro di questa nostra società.(...) Mi piace catturare lo spettatore con la bellezza del soggetto e dei decori per poi “spiazzarlo” con il significato del testo e lanciare spunti di riflessione.






Biografia:
Barbara Bonfilio si è laureata in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 2001.
Selezionata per la rassegna Friday Posts al MOMA di San Francisco. Espone alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia /Lo Stato dell’Arte, al Museo Madre di Napoli, alla mostra White Box a cura di Giuseppe Biasutti. Partecipa a Moulhouse 007: Talenti delle Accademie Europee.
Nel 2017 espone alla Yia Art Fair di Maastricht e alla Yia Art Fair di Parigi.
Nel 2016 espone alla Art Fair Stuttgart e alla mostra I On Fire curate da Martina Cavallarin , Galleria Ellebi, invitata alla residenza d’artista BoCS Art curata da Alberto Dambruosio e al 49' Premio Suzzara.
Nel 2015 espone ad Anime diverse – Bonfilio, Lo Schiavo, Giannulli, Galleria Ellebi, Cosenza ed è invitata ad Arte Expo Italiana tra i 200 Maestri dell'Arte Italiana, a cura di Vittorio Sgarbi,Varedo.
Nel 2014 espone alla mostra Tissue C9 Arte a corte a cura di F. Baboni, alla collettiva Aliens nella casa di L. Ariosto , e la personale Apertis Verbis alla galleria Numen Arti Conteporanee di Benevento.
Nel 2013 finalista con opera pubblicata in catalogo al prestigioso London Creative Awards, ed espone alla personale del collettivo Hado – Ordo Amoris presso la Galleria De Chirico di Torino.
Per due volte partecipa e vince il Premio Speciale della Biennale Premio Artemisia.
Si classifica finalista in prestigiosi premi tra i quali il Premio Biennale di Pittura Felice Casorati, il Premio Morlotti, il London Creative Awards,il Premio Carlo Dalla Zorza, il Premio Internazionale Limen, il RezArte Premio Tricolore e il Premio Combat Prize. Pubblicata in catalogo del 2004, 2007, 2008 al Premio Celeste.
Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra le quali la Collezione Permanente della Pinacoteca di Gaeta, la Collezione Miroglio, la Collezione Permanente La Fenice Gallery di Venezia e la Collezione Permanente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Riferimenti:
www.barbarabonfilio.net
www.bearts.eu



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