Anna Frida Madia e l'arte che indaga l'anima e rivela emozioni

La ragazza non ha età, forse ha cento anni appoggiati alla schiena, e quando dipinge in cucina quei quadri di capelli che avvolgono i volti, quegli anni le avvolgono le spalle. L'idea della pittrice torinese che dipinge in un angolo di Francia è fascinosa e sembra raccontare una favola, ma le favole Anna Frida Madia le racconta in punta di pennello, tanto delicate e intense, tanto gentili e misteriose che il tempo stesso ha i capogiri.
Sono davvero felice di aver invitato senza conoscerla personalmente Anna Frida Madia a partecipare alla mostra Sua Cuique Persona [L'autoritratto come maschera e specchio]( presentata da ArTS a Trieste). Senza che nessuno mi parlasse di lei, senza che nessun "esperto" mi consigliasse la sua conoscenza. Mi sono lasciata guidare solo dal richiamo potente di ciò che  dipinge. Gioisco di aver insistito, da sconosciuta a sconosciuta, mettendo la punta del piede nella porta della sua vita. Chi mi conosce davvero sa quanto posso essere timorosa negli approcci alle persone, eppure a volte non ci sono caratteri e motivi che tengano, c'é lo slancio e la certezza che gli incontri sono incontri. E così Anna mi ha creduto e mi ha fatto posto, mandando per la mostra un suo piccolo quadro (qui sotto), Ombeline, 19 x 27 centimetri di puro sguardo. E io sono certa che questa sia una piccola perla di una lunga collana che intreccerà i nostri destini.

Di Anna Madia il critico Matteo Gardonio ha scritto:"
Consapevole è Anna Madia, per chi scrive tra le voci più singolari della figurazione contemporanea; il suo stile prende una nota sorprendente, quel germe di Eugène Carrière che tanto piaceva al giovane Picasso. Apparentemente sembra convenzionale e altera, invece catapulta chi osserva in un universo intimo e silenzioso, anche con venature decadenti, degne di una Deborah Turbeville".

Anna Frida invece, racconta di sé: "Una volta all'anno nella mia famiglia c'era il rituale di lavare la lana dei materassi: ogni angolo della casa era pieno di sostanza color crema morbida e passavo ore e ore a giocare e immaginare cime innevate e apparenze bizzarre. Oggi questa tradizione è per me un rito di amore e liberazione dalle stigmate simboliche di notti insonni, incubi e infermità: il letto diventa di nuovo il presepe in cui inizia un nuovo ciclo. Lana, centrini e capelli sono la porta di accesso a questo mondo sospeso tra realtà e sogno. Cercando sul sonnambulismo e su altri disordini (narcolessia, allucinazioni ipnagogiche e ipnopompiche ...), ho iniziato a indagare su un altro tipo di ritratto: volti nascosti, occhi chiariti, situazioni enigmatiche in cui compaiono bagliori e allucinazioni personali".










Biografia
Anna Madia, diplomata in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Italia. Vive e la- vora in Francia. Nel 2011 è tra gli artisti selezionati da Vittorio Sgarbi per il Padiglione Italia della 54a Biennale di Venezia (Regione Piemonte). Nel 2010 ha vinto un workshop triennale presso il Ginkgo Contemporary Art Center di Troyes (Francia) e nel 2009 è diventata «tutor in painting» all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Artisticamente attivo in Francia, Italia e all’estero, è stata selezionata come nalista al Premio Fabbrica Italiana nel 2004, al Premio Cairo nel 2006, al Premio Ritratto britannico della National Portrait Gallery di Londra nel 2007; ha vinto nel 2008 il Renaissance Prize dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra e il Premio La Fenice di Venezia. 2014: Borsa di studio “Aide a la creation”, Champagne Ardenne Region. Francia. Finalista 2014 top ten Showdown Saatchi Art “Body Electric”. Intervista “Uno a guardare” Saatchi Art. “Invest in Art” Catalogo primavera 2016 Saatchi Art
Private collections: Italy, France, Swiss, Germany, England, Holland, Spain, Portugal, Norway, Bel- ge, Polony, Canada, USA, Mexico, Arabia Saudita, Colombie, Brasil, Japan...

Riferimenti

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