Delirio radiofonico aggiunto in agenda

Siccome non ho tanti impegni e le mie giornate trascorrono oziose nell'oblìo della noia, ho pensato di riempirle con un nuovo impegno. Il caro amico R., impegnato all'Università come docente (sui generis, vista la postura, l'età e la propensione spontanea alla procreazione), mi ha proposto un avventura (no, non sessuale). Radio. Si, Radio. Una trasmissione radiofonica. Te la senti di farla settimanale? mi ha chiesto ieri. Ecccerto, mi sono sentita rispondere.
Stupefatta dalla fucina di energia che trabocca nelle mie giornate di quarantenne, inserisco quindi anche questa nota, nell'agenda mentale di questi mesi.
La mia agenda mentale è una specie di MentalMoleskine, ma distesa, non rilegata, in cui tutte le giornate sonon foglietti di carta distesi uno vicino all'altro, in una piattaforma mostruosamente complessa e precaria, in cui immagino di segnare, scribacchiare, tracciare, appunti, appuntamenti, cose da fare e cose da cercare. Bene. Ora su questi foglietti mentali (di cui ogni tanto qualcuno se ne perde, o di cui un angolino fondamentale finisce sotto a un altro) ci appiccico su un post-it supplementare, fucsia. Radio. C'è scritto.
Next post vi racconto cosa farò, alla radio. E mi direte cosa ne pensate. Se ne avete voglia ( certo però, che di commenti siete proprio di braccino corto! mi sa che ha ragione B.: li spaventiiiiiii!)

Commenti

  1. Vero - magari li spaventi. Però, quando torni a casa la sera, dopo aver forgiato nel fecondo crogiuolo della tua vulcanità chissà quali lavici bollori creativi, puoi guardarti fiera allo specchio e dire: "Specchio, oh specchio delle mie brame, chi è la più fucina del reame"?

    smakkete

    B.

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