Morire succede continuamente.
Ma da vicino è un'altra cosa.
Morire a 13 anni è un'altra cosa.
Morire a 13 anni tanto vicina da essere la migliore amica di mio figlio
è un'altra cosa.

Non so cosa dirgli e piango con lui.
Niente può togliergli il dolore di un'amica che non ci sarà più.

Mio figlio ha 13 anni. Gli sembra impossibile morire a Trieste, a 13 anni, lentamente.

Mi ha chiesto perchè.

Se lo chiederà per tutta la vita.
E nessuno, come me, gli saprà mai rispondere.

Così, semplicemente, piango con lui.

Commenti

  1. non ci sono risposte a nessuna età, tanto meno a 13 anni... è solo una grande ingiustizia che fa perdere le speranze, la fede e non ci sono risposte, solo dolore e rabbia e tristezza e incredulità e pianti.... un abbraccio da una navigante che ogni tanto legge il tuo giallo blog e sogna e sorride e viaggia in questo mondo di segreti insieme a te... un abbraccio a te e a tuo figlio che oggi, purtroppo, è diventato piu' grande a causa del dolore...

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  2. Capirà, un giorno capirà che non c'è niente da capire, solo qualcosa da accettare.
    Un abbraccio.
    Sonia

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  3. Anonima, grazie, le parole senza un volto e senza un nome di solito lasciano un'impronta troppo vaga per me. Ma certe volte invece, è proprio la loro non appartenenza riconosciuta che le rende così sparse per il mondo da sembrare più grandi.Grazie.

    Soy, lo so che hai ragione. Ma non potevo dirglielo, perchè a 13 anni si ha il diritto di credere che ogni cosa ha un senso. Mi sono trovata a dirgli: speriamo che ci sia il paradiso.
    E chi mi conosce sa cosa può voler dire per me.
    Grazie anche a te.

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  4. Non si può spiegare al proprio figlio il senso della morte... anche perchè non lo sappiamo neanche noi..
    forse l'unica cosa che possiamo fare è ricordargli che alla morte sopravvivono i ricordi.. ed i ricordi delle persone care ci accompagneranno per sempre..
    Ecco, credo che noi genitori possiamo aiutare i nostri figli a superare il dolore insegnandogli a conservare la memoria di chi se ne và...

    Comunque sono situazioni terribili..
    Mi dispiace, Luca

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  5. Da papà mi angoscia il sapere che non potrò far niente per evitare ai miei figli certi dolori. Come tutti i genitori, potendo, preferirei farmene carico io, al posto loro. E invece no, non si può, la vita non va così.
    Che imparino a essere forti, allora.
    Che nemmeno la forza e il coraggio per affrontarla, la vita, si possono trasmettere.
    Un abbraccio a te e a P.
    Ciao, Jamiro

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