Vergogna di me?

Incapace di scegliere se scrivere o prendere un sonnifero e non pensare più, scelgo entrambi. Non piango, non grido, non dico parolacce, non suono campanelli notturni, non scrivo sms pieni di punti interrogativi.
Sto, seduta. Molte domande si accalcano nella mia fronte e un attimo prima di formularsi, si dissolvono, lasciando una nebbiolina di nulla.

Non mi merito questo.
Sto,
seduta.
Fra un momento mi sdraierò e la mia pelle sottile e impresentabile,
diventerà un torpore
solo mio.

Commenti

  1. No, non ti meriti questo. Ti meriti notti serene e un dolce addormentarsi.

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